Citazioni, Aforismi e Frasi celebri

Hic Et Nunc

Testi di Emanuele Conte tratti dal programma radiofonico “Hic Et Nunc

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Hic et nunc, una locuzione latina che tradotta letteralmente significa “qui e ora”, in pratica: adesso.
Questa espressione la si usa spesso per indicare la pretesa o la necessità dell’attuazione immediata di un qualcosa, in breve: quando non si vogliono o non si possono concedere proroghe.
Qui e ora, quando rivendicando diritti si mostra impazienza, quando ci si sente potenti o disperati ma anche quando ci si impunta o si cerca vendetta.
Ed è allora che si naviga verso il basso.


Qui e ora, lo si grida senza emettere voce quando si chiede e si spera in qualcosa o in qualcuno; lo si dice con gli occhi e con il respiro quando l’attesa è insopportabile perché è troppo lunga.
Qui e ora, pensando e stringendo nei pugni un cambiamento da tempo sognato che sembra non arrivare mai.
Qui e ora, perché è adesso che si cerca la pace, l’amore e la serenità.
Qui e ora, perché non è stato ieri né sarà domani, ma è adesso il tempo in cui si vive.


Ci sono sentimenti che non si possono pretendere puntando i piedi, battendo i pugni sul tavolo o spendendo fiumi di parole. Sono: l’amore, l’affetto e l’amicizia.
Ma qui e ora, se apri la tua porta e hai un po’ di pazienza, vedrai che arriveranno. E ti sorprenderanno.


Aveva un nome che non vi dirò, era una vecchia donna che fumava sigarette senza filtro. Persona strana, volubile ma ferma più di un pilastro se si trattava di soccorrere qualcuno, anche quando i soldi non erano più importanti o erano finiti, quando serviva una mano solo per bere un ultimo sorso d’acqua, per rimboccare le coperte mentre il freddo sale dai piedi.
La sua vita era piaciuta solo a lei e la portava tutta in una borsa grande, di tessuto a fiori colorati. Lì c’erano le sue cause perse, i suoi sogni ormai inutili, c’erano fotografie, alcune di case con giardini piccoli ma curati e le finestre colorate, e poi quelle dei suoi affetti, cani compresi.
L’ultima volta che la vidi, fra un colpo di tosse e l’altro, mi disse: “fregatene di tutto, seppellisci i calcoli e le aspettative degli altri, mettile insieme al passato che a poco serve se non a portare con sé un po’ di rabbia, ricordi, malinconia e anni. Pretendi di esistere oggi perché domani, di sicuro, sarà troppo tardi”.


È un dolore tenue, si chiama pazienza. A volte è passeggera, altre volte è rassegnata.
La pazienza arriva con l’età, proprio quando non ci sarebbe più il tempo di godersela, ma ben venga se ci fa sentire giovani.


Gli esseri umani sono tanti e pretendono, vogliono tutto, subito, qui e ora.
Noi abitanti della Terra a volte condizioniamo e abbattiamo ogni cosa che troviamo fra noi e quello che ci serve o desideriamo.
Ma per fortuna non siamo tutti uguali, c’è anche chi crede nel ravvedimento, nell’umiltà ed è lungimirante.
E poi c’è chi ha fede e prega perché le cose cambino.


Molto spesso le cronache riportano storie di violenza; in certi casi il qui e ora non è un diritto ma una nefandezza, un crimine.
Succede che il qui e ora sia la rovina per chi ha torto o pretende e diventi un male inguaribile che lascia profonde cicatrici su chi subisce.


Nelle storie di amanti l’impazienza della passione spesso fa dire sì, lo voglio, qui e ora. Quando questo avviene per amore è un giorno di festa, il mattino si sveglia con il sole anche se piove, le sere d’inverno si riscaldano anche senza che i ceppi siano accesi nel camino.
Quando ci sono i colori dell’amore la vita è bella ed è bello pretendere la felicità qui e ora.


L’impazienza, in certi casi, porta a malintesi anche con sé stessi, scelte fatte in fretta e decisioni sbagliate, per poi capire che non era quello che si voleva veramente.
Spesso i complici o le cause delle scelte immature, del volere tutto subito qui e ora, sono gli altri; con il loro comportamento, visioni o consigli condizionano involontariamente o meno la vita di chi gli sta a tiro, causando danni per i quali probabilmente non pagheranno mai.


C’è un ambito in cui l’affermazione qui e ora per certi versi è giustificata, se non addirittura auspicabile, ed è quando due persone che si amano si promettono di più.


Ci sono momenti durante i quali ripensi al passato, a quando tutto il tempo del mondo era ai tuoi piedi pronto per farsi camminare sopra. Ripensi alla fretta che avevi, ma non ti sai ancora spiegare perché ti faceva sfuggire le occasioni dalle mani. E adesso, che passati gli anni avresti ragione di pretendere tutto qui e ora, vorresti solo avere tempo per aspettare.


Sono molti i giorni che nascono difficili, sono tante le persone che vogliono anche loro quello che vedono sui video, innumerevoli le anime che vorrebbero ritrovare quello che credono di avere perso, miliardi di sorrisi spenti attendono solo di accendersi.
La serenità è un tesoro nascosto che si fa vedere spesso, ma solo sulle facce degli altri e vorresti anche tu attraversare subito il mare del tempo e delle tempeste per raccoglierne un po’, vuoi andartene da qui e da ora per approdare dove il cielo è terso e le previsioni del tempo non servono, perché è sempre bello.


Sulla Terra siamo in tanti e nella confusione generale ci diamo da fare, corriamo e combattiamo tante battaglie, a volte anche scansando le frecce avvelenate dagli altri o dal destino.
Quando sei stato colpito e le tue ginocchia hanno toccato terra. È lì, è allora che puoi trovare l’energia per rialzarti e combattere più forte.
Non permettere a nessuno di spegnerti, resta acceso, qui e ora.


È meglio vivere forte, intensamente e ballare il più possibile con qualcuno che amiamo o che ci sta simpatico, perché non si può mettere fretta al tempo, si può solo constatare che passa.
Saltare da un tempo all’altro, al momento, è roba da fantascienza, al massimo da scienziati, mentre la vita è questione semplice e pratica.
L’importante è essere felici qui e ora.


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